I casi di cronaca più recenti sono le due auto incendiate nella notte a Saione, ma ormai anche ad Arezzo, quasi quotidianamente, si assiste a episodi di microcriminalità e vandalismo. “Nessun tentativo di fare allarmismo – dichiara M. Cristina Nardone, candidata a sindaco per la lista “Dalle chiacchiere alle soluzioni” – ma è l’ora che si passi davvero alla tolleranza zero nei confronti di chi delinque. Il nostro programma elettorale ha come priorità la sicurezza, e punta molto su un Protocollo innovativo e all’avanguardia, il Protocollo Ant@res, che presentiamo questa mattina. Ho infatti il piacere di poter contare sulla collaborazione di due ottimi professionisti: Marco Carbognani, titolare della Powertrade, azienda che si occupa della commercializzazione e diffusione del Protocollo, e Vincenzo Corradi, inventore del Protocollo Ant@res”.
“Non ho potuto mancare l’occasione di mettere a disposizione della candidata a Sindaco Maria Cristina Nardone tutte le competenze e le tecnologie a noi note – spiega Vincenzo Corradi – perché il suo impegno a favore dei concittadini possa sfociare in reali soluzioni in grado di aumentare il grado di sicurezza reale e percepita nelle aree urbane oltre che negli asili, scuole, ospedali, aziende ed esercizi commerciali, nel pieno rispetto della Privacy e della riservatezza delle persone.
L’utilizzo della tecnologia VRS, acronimo di Video Registrazioni di sicurezza, permette la disposizione di telecamere rivolte sulla pubblica via anche da parte dei privati, senza che si attui, con questo, alcuna forma di “controllo massivo”, o “Grande Fratello” come oggi accade. Ciò che inquadrano queste speciali telecamere viene infatti cifrato al loro interno e risulta utilizzabile esclusivamente dalle Forze dell’Ordine in caso di investigazione. Una rete diffusa di questa tecnologia sul territorio diventerà un filtro insuperabile da parte dalla criminalità”.
“Si tratta di una nuova tecnologia che consente di integrare la videosorveglianza pubblica e quella privata, realizzando una fitta rete di controllo del territorio – spiega Marco Carbognani – Il brevetto Ant@res è stato presentato con successo al Pentagono nell’agosto 2013, mentre l’Organizzazione “Privacy by design” di Toronto ne ha elogiato le qualità, riconoscendo al Protocollo tutte le caratteristiche richieste ad uno strumento che tratti dati personali. Ant@res mette d’accordo il diritto alla riservatezza e alla privacy dei cittadini con il diritto a sentirsi ed essere sicuri nella propria città. Arezzo sarà una delle prime città in Italia a poter contare su uno strumento di questo tipo.
Arezzo potrà finalmente perseguire il concetto di “Città Sicura” incoraggiando, attraverso incentivi fiscali, la disposizione da parte del privato di speciali telecamere criptate. Il tutto, per realizzare una rete a disposizione delle forze dell’ordine per risolvere casi criminosi utilizzando immagini inopponibili in Giudizio”.
Solo con il Protocollo Ant@res, infatti, le immagini filmate possono essere utilizzate come prova in tribunale. Solo con il protocollo Ant@res, la videosorveglianza del privato può tutelare l’intera collettività.