Sono stati da poco resi pubblici i numeri del Rapporto Dati Statistici Notarili legati al mercato immobiliare nel 2023. Cosa è emerso? Un calo relativo sia alle compravendite immobiliari, sia ai mutui erogati. Se proprio si deve trovare un dato positivo in questa globalità, si deve parlare dei numeri legati agli acquirenti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che hanno beneficiato del bonus under 36 per la prima casa.
Il calo delle compravendite
Il calo delle compravendite immobiliari tra il 2022 e il 2023 è stato pari al 7% (dati riguardanti sia il mercato privato, sia le transazioni che coinvolgono anche le imprese).
Perdita di quota importante per i mutui
Il numero che impressiona di più è quello relativo ai mutui. L’erogazione di questa tipologia di finanziamento è stata interessata da un calo, nel lasso di tempo compreso tra il 2022 e il 2023, del 26%.
A crescere, invece, è il prezzo delle case. A tal proposito, è necessario ricordare la forte discrepanza tra le varie zone del Paese.
Il ruolo dell’inflazione
A contribuire a questi numeri rientrano diversi fattori. Tra i principali, spicca senza dubbio l’inflazione, con il conseguente aumento dei tassi dei mutui da parte della BCE.
Gli effetti sui prezzi delle case
Il calo dei mutui sta avendo un impatto anche sui prezzi delle case. A livello nazionale, la media è passata, sempre secondo i dati ufficiali provenienti dal comparto dei notai, da 158.074 a 156.416 euro.
L’eccezione dei giovani
Come sopra accennato, in questa globalità all’insegna dei numeri negativi ci sono delle eccezioni. La principale è quella che riguarda i giovani.
Nel 2023, è stato possibile registrare un aumento dei mutui concessi ai 18 – 35enni, segno del buon funzionamento degli incentivi dedicati a chi, appena uscito dal nucleo familiare o da poco nel mondo del lavoro, ha intenzione di acquistare la prima casa.
Un segnale indubbiamente interessante, che ci ricorda come, anche in un periodo difficile come questo, non manchino gli strumenti per accedere al mercato immobiliare.
Prima ancora di parlare di incentivi, è il caso di soffermarsi sulla ricerca e sulla consultazione degli annunci.
La cosa migliore da fare è soffermarsi su soluzioni di qualità e specializzate. Uno degli esempi più apprezzati è Immobiliovunque.it. Portale online dal 2018, si contraddistingue per la presenza di annunci redatti e pubblicati da agenzie referenziate (ciascuna è associata alle opinioni di chi ha già usufruito, in passato, dei servizi).
Il record della Lombardia
I numeri più alti per quanto riguarda le compravendite immobiliari spettano alle Regioni settentrionali dell’Italia, in particolare alla Lombardia.
I dati del suo mercato immobiliare hanno pesato, nel 2023, per il 19,2% a livello nazionale. Secondo posto per il Piemonte, con il 9,29% e terzo per il Veneto, con il 9,11%.
I numeri della prima casa
Nel 2023, circa il 50% degli immobili sono stati acquistati usufruendo delle agevolazioni dedicate all’acquisto della prima casa. Se si confrontano questi numeri con quelli del 2022, si può riscontrare, anche in questo frangente, un calo. Due anni fa, gli immobili acquistati come prima casa erano stati il 53,12% su tutto il territorio nazionale.
Nel 2021, invece, gli acquisti di prima casa a livello nazionale erano di poco superiori al 56% del totale.
Comprarla risulta infatti sempre più difficile. Come più volte rivelato nel corso degli ultimi anni, l’accessibilità dei grandi centri urbani sta calando. A Milano, con un reddito medio di 1500 euro e un mutuo trentennale all’80%, è possibile acquistare un monolocale di 20 metri quadri. A Torino, nelle stesse condizioni si può invece ambire sempre a un monolocale, ma leggermente più grande (43 metri quadri).
Nel capoluogo piemontese, con un reddito medio si può acquistare un bilocale di 57 metri quadri medi.