Se sei un esperto di riparazioni domestiche o un semplice appassionato di bricolage, sai benissimo quanto sia importante avere una cassetta degli attrezzi contenente i giusti attrezzi.
Tra gli strumenti che possono aiutarti a svolgere al meglio tutta una serie di attività, che vedremo in questo articolo, ci sono senza dubbio i nastri sigillanti. Spesso sottovalutati, questi piccoli compagni di viaggio possono rivelarsi davvero stupefacenti quando si ha a che fare, ad esempio, con una semplice perdita o con una riparazione domestica più o meno impegnativa.
Se vuoi sapere a cosa possono servire nello specifico i nastri sigillanti e avere una breve panoramica su come sceglierli, continua a leggere questo articolo.
A cosa servono i nastri sigillanti
Molte persone credono, in maniera un po’ superficiale, che i nastri sigillanti servano solo a “sigillare”, ignorandone tutti gli usi che se ne possono fare. Non a caso, in commercio se ne trovano numerose tipologie, da quelli telati impermeabili a quelli che sfruttano le caratteristiche del teflon, progettati appositamente per esaudire le esigenze di ciascuno.
Due tra gli usi più comuni che se ne possono fare sono:
- perdite d’acqua: nel caso in cui dovessero esserci perdite, anche domestiche, è possibile ripararle attraverso l’uso di un nastro in teflon;
- sigillare finestre o fessure: grazie all’uso di un nastro sigillante, è possibile eliminare gli spifferi provenienti da porte e finestre per, tra le altre cose, migliorare le prestazioni energetiche della propria casa.
Inoltre, può essere utilizzato, sia in ambito domestico che professionale, per proteggere cavi elettrici, coprire crepe o danni superficiali, isolare e proteggere materiali da polvere e umidità.
L’importanza dei nastri sigillanti nella manutenzione
Uno dei settori in cui vengono maggiormente utilizzati i nastri sigillanti è quello della manutenzione. Come abbiamo accennato, possono essere infatti molto utili per riparare gli impianti idraulici e gli elettrodomestici, o anche per la manutenzione della caldaia.
In tutte queste situazioni, la precisione e la sicurezza sono fondamentali: ecco perché per la riuscita di un intervento di manutenzione un buon nastro adesivo sigillante può fare la differenza.
Nell’ambito della manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, un nastro sigillante può servire a:
- riparare un rubinetto che perde: soprattutto quando, dopo aver cambiato la guarnizione, il filetto continua a far passare dell’acqua. Con qualche giro di nastro in teflon, il problema può essere risolto all’istante (qui una piccola guida su come fare);
- mettere in sicurezza guaine elettriche o impianti esposti alle intemperie: in questo caso, il consiglio è di usare specifici nastri in gomma autoagglomerante.
Come abbiamo visto in precedenza, i nastri possono essere utilizzati per chiudere provvisoriamente crepe nei muri, fessure nei tetti e per sigillare gli infissi.
Ovviamente, in questo caso, si tratta solo di un modo per arginare momentaneamente problemi che potrebbero anche richiedere interventi di ristrutturazione per cui, come ben spiegato qui, servono spesso documenti che richiedono diverso tempo per essere prodotti.
Quale nastro sigillante scegliere?
Sapere come scegliere il nastro sigillante giusto da usare, è fondamentale per poter svolgere in maniera efficace il tipo di attività che ci siamo prefissati.
In commercio, come puoi facilmente vedere andando in un negozio fisico o su un e-commerce specializzato, esistono decine di modelli di nastri sigillanti e, soprattutto per chi non è del mestiere, non è facile orientarsi tra i vari materiali e modelli.
Per scegliere quello che fa davvero al caso nostro, quindi, è necessario per prima cosa avere ben chiaro quale tipo di intervento dobbiamo fare. Una volta chiarito questo aspetto, il consiglio è di rivolgersi a un esperto, sia sul web che in un negozio, per farci aiutare nella scelta definitiva.