Pensione integrativa quale scegliere? Si tratta di una scelta davvero importante, e che non va fatta a cuor leggero. Bisogna scegliere un istituto che ci fornisca sicurezza e che sia davvero affidabile. Con una pensione integrativa potremo vivere con maggiore serenità la nostra terza età.
Le pensioni integrative negli ultimi anni si sono fatte strada tra i prodotti finanziari più apprezzati nel nostro Paese.
Pensione integrativa quale scegliere: come funziona e chi può richiederla
Possiamo definire la pensione integrativa come una sorta di investimento a lungo termine. Il nostro denaro finisce in un fondo, dove resta bloccato finché non arriva il momento della pensione. In questo modo avremo a disposizione sia il normale sussidio statale sia una ulteriore quantità di denaro che abbiamo risparmiato in precedenza. Se la vostra attività lavorativa ve lo permette potreste approfittarne, preparandovi ad affrontare al meglio il periodo post-lavorativo.
La pensione integrativa può essere richiesta sia dai lavoratori autonomi che dai lavoratori indipendenti. Non è in nessun modo un obbligo, e può essere scelta liberamente. Inoltre si può fare riferimento a diversi istituti, e non dipende in alcun modo dall’INPS.
Quando stringete un accordo di questo genere chiedete anche di quali vantaggi potete usufruire. Spesso per i lavoratori indipendenti sono disponibili delle forme di riscatto e di anticipazione su quanto contenuto nel fondo. Per accedere a questi vantaggi dovranno essere soddisfatte delle particolari condizioni contenute nel contratto stipulato inizialmente.
Tassazione e tipologie
Bisogna considerare che il fondo integrativo viene tassato, e trattandosi di un prodotto privato è soggetto a norme fiscali differenti rispetto al classico fondo pensione gestito dall’INPS. L’imposta è pari al 20%, ed è decisamente più vantaggiosa rispetto a quella applicata su altri prodotti finanziari privati, che solitamente si attestano al 26%. Inoltre al momento della pensione è possibile versare sia il TFR che un eventuale contributo aggiuntivo, il quale vedrà una tassazione del 15%.
Attenzione alle differenti tipologie di pensione integrativa. Abbiamo a disposizione il primo tipo, il fondo aperto, che può essere stipulato tra il lavoratore e i vari enti che si occupano di questo genere di attività finanziarie. Di fondi pensione aperti si occupano le banche, le compagnie assicurative e enti simili.
L’altra tipologia è rappresentata dai fondi pensione chiusi. Questi fondi vengono organizzati e gestiti da enti vicini ai sindacati. Non si tratta di veri e propri istituti finanziari, ma hanno comunque tutte le carte in regola per gestire pienamente la vostra pensione integrativa.
Come potete vedere si tratta di un panorama davvero vario, dove è difficile decidere quale sia la scelta migliore. Il nostro consiglio è quello di vagliare più proposte, analizzando clausole e vantaggi in base alla vostra specifica situazione. L’obiettivo è quello di trovare un fondo che unisca affidabilità, sicurezza e convenienza.