Chi indaga il mondo dei vip, come dagospia o iitnews.it, si trova spesso ad avere a che fare con celebrità ammirate per la loro fama, ricchezza, bravura o bellezza. Ma che cos’è, in fondo, la bellezza?
Fin dalla più tenera età, le donne vengono allevate per essere all’altezza degli standard di bellezza non realistici imposti loro dalla società. Dovrebbero essere glabre su tutto il corpo, devono essere magre senza pancia ma avere un grande sedere, profumare di margherite e rose tutto il tempo, non avere fluidi corporei, non emettere gas e devono essere una Barbie perfetta a tutto tondo. È difficile essere all’altezza di qualcosa di così irraggiungibile soprattutto a partire dall’età di tre anni.
Normalizzare la bellezza della donna sembra un’impresa impossibile, soprattutto a causa di riviste e social che alimentano l’ideale della donna perfetta.
L’ideale della donna perfetta: il ruolo della televisione e dei social
I social media, le riviste, i giornali e persino i televisori tendono a spingere standard elevati e difficilmente raggiungibili.
Devi mostrarti in un certo modo affinché la società almeno riconosca la tua “bellezza” anche quando hai cercato di modellarti per compiacerla. Anche allora c’è sempre una critica dietro l’angolo.
Le donne devono essere magre ma non troppo magre, grosse ma non troppo dove c’è la pancia. Le donne possono truccarsi ma non troppo perché sembrerebbe che ci stiamo sforzando troppo.
Possiamo mostrare la pelle ma non troppo perché ci vergogneremmo. È considerato strano o scortese che una donna abbia persino gas corporei.
Cosa possono fare se non cercare di amarsi così come sono? Non possiamo accontentare tutti. È ancora più difficile provare ad amare chi siamo, specialmente quando veniamo giudicati a destra e a manca.
Ma c’è di peggio. Infatti, l’ideale della donna è in continua mutazione, e la donna è sempre tenuta a stare al passo con i gusti e le caratteristiche imposte dalla società.
La donna perfetta negli anni
Con il mutare delle condizioni sociali e dei ruoli di genere, cambiano anche le idee sulla bellezza.
Nell’antica Grecia, la donna ideale era grassoccia e di carnagione chiara. Se una donna era corposa significava che aveva accesso a più cibo, il che significava il suo livello di ricchezza. Durante questo periodo, gli uomini erano effettivamente tenuti a uno standard di bellezza molto più elevato rispetto alle donne. I Greci adoravano la forma maschile, arrivando a proclamare che i corpi delle donne erano “sfigurati” perché così diversi dagli uomini.
Considera alcuni recenti cambiamenti negli Stati Uniti che poi si sono allargati anche in Europa e in Italia. Negli anni ’60 e ’70, gli ideali di bellezza per le donne sono passati dal corpo maturo e sinuoso di star come Marilyn Monroe alla figura magra e dal torace piatto incarnata da top model come Twiggy o Kate Moss.
La particolarità è che proprio come le donne hanno iniziato a fare enormi progressi nei settori dell’istruzione, del lavoro e della politica, il corpo femminile ideale ha cominciato a sembrare una preadolescente malnutrita, debole, emaciata e non minacciosa.
Le donne potrebbero aver guadagnato in libertà e potere, ma sono state sempre più incoraggiate a disciplinare i loro corpi attraverso la dieta e l’esercizio per conformarsi a ideali che erano quasi impossibili da raggiungere.
Gli attuali standard di bellezza odierni possono essere meglio descritti con il termine colloquiale “slim-thicc”. Ci si aspetta che le donne abbiano un seno grande e un sedere grande, pur mantenendo un ventre piatto e un divario tra le cosce. L’idea è quella di essere curvy, senza essere corposi, il che di per sé è una contraddizione. Per raggiungere questo standard corporeo irrealistico, molte donne cercano un intervento di chirurgia plastica per modificare i loro corpi.