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Home Salute & Benessere

Iperidrosi e depilazione: qual è il metodo da preferire in questi casi per rimuovere i peli di troppo?

Redazione di Redazione
15 Maggio 2023
Tempo di lettura: 7 minuti
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L’iperidrosi, così come la bromidrosi, legata perlopiù a zone sensibili del nostro corpo come ascelle o inguine, è una problematica seria e molto fastidiosa riscontrabile sia negli uomini che nelle donne.

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Sebbene le tecniche di depilazione odierne siano davvero molteplici ed efficaci, oltre che all’avanguardia, è possibile definire, se esiste, una modalità di depilazione migliore e più indicata di altre se si soffre di ipersudorazione?

Vediamolo insieme!

Depilazione sì, depilazione no

Sembra si tratti di un vero e proprio dilemma.

Le opinioni riguardo la rimozione dei peli sono piuttosto discordanti: mentre, da un lato, c’è chi sostiene che la depilazione favorisce una normale e corretta sudorazione della pelle e che, per questo, riduca l’insorgere di problematiche ad essa connesse; dall’altro, c’è chi invece sostiene che la soluzione migliore è quella di non depilarsi affatto.

Sebbene però depilarsi o meno rimanga una scelta puramente personale, uno studio clinico condotto da Gillette ha dimostrato che, nel caso specifico delle ascelle, la depilazione – al di là della sola igiene personale – contribuirebbe a ridurre del 57% l’odore legato alla nostra sudorazione.

I peli del nostro corpo infatti, se lasciati crescere, tendono a favorire la proliferazione di batteri responsabili di cattivi odori anche se, in casi piuttosto particolari, la sudorazione maleodorante ed eccessiva può non dipendere né dalla depilazione né da una scarsa igiene ma bensì essere imputabile ad altri fattori o problematiche sottostanti.

Come sappiamo, l’eliminazione dei peli può avvenire in maniera parziale o totale ed essere effettuata, a seconda dei casi, attraverso svariate modalità: se da un lato abbiamo tutte quelle tecniche che permettono l’eliminazione dei peli non permanente; dall’altro, troviamo invece quelle tecniche progressive di epilazione che ne permettono un’eliminazione permanente o definitiva.

Le tecniche di depilazione ed epilazione più comuni

L’utilizzo di una tecnica depilatoria o epilatoria piuttosto che di un’altra dipende in genere da fattori legati alla persona (come il livello di sensibilità della pelle) che è bene tenere presente dal momento che una scorretta epilazione può facilmente provocare sfoghi cutanei o infiammazioni cutanee anche piuttosto gravi. Alcune tecniche possono essere infatti più aggressive di altre.

Vediamo rapidamente le più diffuse.

Crema depilatoria

Partiamo con lei, la crema depilatoria. Benché facilissima e rapidissima da utilizzare, è forse uno dei metodi di depilazione non definitiva tra i più aggressivi proprio per via degli ingredienti o sostanze che la compongono.

Sostanze chimiche come il tioglicolato di calcio e l’idrossido di sodio, infatti, se a contatto con la pelle per lungo tempo, possono avere un effetto altamente irritante: per questo, al fine di evitare irritazioni o effetti indesiderati come secchezza o arrossamento della cute, è consigliabile che la depilazione avvenga in un arco di tempo piuttosto breve compreso, in genere, tra i 5 e i 10 minuti.

Rasoio e lametta

La rasatura dei peli superflui è il metodo più economico e rapido di tutti. Al pari della crema, la rasatura è riconosciuta come la tecnica di depilazione più semplice anche se i suoi risultati sono in genere i meno durevoli (circa due o tre giorni), questo perché la rasatura recide il pelo eliminandolo solo esternamente.

Anche la rasatura può però facilmente irritare la pelle: se non si applica abbastanza schiuma o sapone sulla parte da epilare, infatti, l’attrito prodotto dal passaggio del rasoio sulla pelle, potrebbe provocare abrasioni. Inoltre, la successiva ricrescita del pelo, potrebbe favorire la nascita dei cosiddetti peli incarniti.

Ceretta

Che sia a caldo oppure a freddo, la ceretta è una tecnica di depilazione capace di offrire risultati molto più duraturi sia della crema che del rasoio, dal momento che i peli non vengono solo recisi esternamente ma strappati alla loro radice. Per questo, la durata della ceretta varia in genere dalle due alle quattro settimane.

Al di là di quanto si possa pensare, anche la ceretta è responsabile di peli incarniti o irritazioni cutanee imputabili alla tipologia di cera utilizzata, al tipo di pelle, sia alla pressione esercitata al momento dello strappo.

Specie nel fai da te, infatti, strappare troppo forte o in maniera poco decisa potrebbe provocare la rottura di alcuni capillari, nonché la comparsa di lividi sulla pelle.

Laser e luce pulsata

Il laser e la luce pulsata sono tecniche di epilazione permanenti.

Si tratta di metodologie che, agendo progressivamente sui peli superflui, ne consentono una rimozione via via definitiva.

A differenza degli altri metodi di depilazione visti finora, sono trattamenti alquanto costosi dacché eliminare una volta per tutte il pelo richiede un cospicuo numero di sedute. Come accennavamo, il laser e la luce pulsata rappresentano una soluzione efficace poiché eliminano alla radice il bulbo pilifero, causa della continua ricrescita del pelo.

Nonostante la grande efficacia e sicurezza di queste tecniche però, è possibile che esse (in particolare il laser) possano causare effetti collaterali come eritemi della pelle, edemi o fenomeni di ipo e iperpigmentazione della pelle (comparsa di macchie chiare o scure).

Iperidrosi

Come accennato, l’iperidrosi o sudorazione eccessiva rappresenta una patologia molto diffusa causa di grande imbarazzo e disagio sociale e che, chiaramente, non permette alla pelle di essere sana e luminosa.

Le sue cause possono essere davvero molteplici e, pertanto, è possibile distinguere tra due tipologie principali di ipersudorazione: primaria e secondaria.

L’ipersudorazione primaria è forse la tipologia di iperidrosi più diffusa e conduce chi ne soffre a sudare molto più del normale senza un’evidente e precisa motivazione; quella secondaria, come suggerisce il suo nome, tende a dipendere invece da cause di altro tipo come emozionali (stress, ansia), ormonali (mestruazioni, menopausa) o rappresentare addirittura una sintomatologia di altre malattie dell’organismo come il diabete o disfunzioni a livello endocrino (ipertiroidismo).

Come combatterla?

Combattere la sudorazione eccessiva è possibile grazie a soluzioni più o meno invasive che variano a seconda della tipologia di iperidrosi.

Una tra le varie soluzioni, specie per chi soffre di iperidrosi primaria, è sicuramente quella di utilizzare un buon antitraspirante che, a differenza dei comuni deodoranti che si trovano in commercio, ha l’obiettivo, non solo di neutralizzare i cattivi odori, ma di aiutare a contrastarne la produzione.

Come?

Agendo direttamente sulle ghiandole sudoripare così da limitare e contenere la sudorazione (a tal proposito, vogliamo suggerirvi Perspirex, un antitraspirante in grado di offrire fino a cinque giorni di protezione contro sudore eccessivo e cattivi odori: grazie alla sua formula brevettata a base di alcool e alluminio cloridrato, garantisce protezione e sollievo a 360 gradi).

Depilazione: quali metodi è meglio adottare se si soffre di iperidrosi?

La depilazione può essere, a tutti gli effetti, un valido rimedio all’iperidrosi primaria. Come visto, depilarsi consente di eliminare tutti quei peli superflui e poco estetici che, in zone come le ascelle (una delle parti in cui tendiamo a sudare di più), non fanno altro che intrappolare germi e batteri causa del cattivo odore.

Ma quali conseguenze può avere il metodo di depilazione sui livelli di sudorazione? Alcune tecniche possono definirsi più indicate di altre? In realtà no.

Chi soffre di iperidrosi può scegliere di ricorrere ad un qualunque metodo di depilazione, anche se è bene sapere che alcune tipologie epilazione laser, come quello al diodo o ad alessandrite, potrebbero portare ad aumento temporaneo della sudorazione nella zona epilata.

Nel caso specifico delle ascelle, l’iperidrosi, come effetto indesiderato dell’epilazione laser, è stata riscontrata per la prima volta in uno studio condotto nel 2009 da un gruppo di ricercatori francesi.

La luce simile a quella infrarossi emessa da questi tipi di laser stimolerebbe le ghiandole sudoripare limitrofe al bulbo pilifero che, per questo, secernerebbero maggior quantità di sudore. Si tratterebbe comunque di un effetto non irreversibile ma bensì temporaneo, risolvibile nel giro di poche settimane grazie all’utilizzo di un antitraspirante.

In conclusione, adottare semplici precauzioni nella depilazione può aiutare a garantire al nostro corpo una corretta e naturale traspirazione: che si soffra di iperidrosi o meno, infatti, è consigliabile non applicare mai prodotti a base di sali di alluminio, come i deodoranti, immediatamente dopo la depilazione poiché le sostanze contenute al loro interno potrebbero ostruire i pori dando vita a infiammazioni della cute come follicoliti o, addirittura, provocare l’ingrossamento dei linfonodi.

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